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martedì 10 luglio 2012

Cake di farina di riso e ricotta


Ingredienti per una torta da 24 cm di diametro:
250 gr di farina di riso
350 gr di ricotta
200 gr di zucchero di canna scuro
3 uova
mezza bustina di lievito
la buccia grattugiata di un limone
un cucchiaino di cannella
un pizzico di sale
un cucchiaino di zenzero in polvere

Eviterò di dirvi di quanto fa caldo e di quanto non abbia alcuna voglia di cucinare perchè già lo sentite e leggete abbastanza in giro.
Sappiate però che ho caldo e che non ho alcuna voglia di cucinare. 
Al contrario però di tutti gli altri, cercherò di darvi una serie di motivi per cui lamentarsi di meno e provare ad amare questo caldo fottuto, del tipo:
l'impasto della pizza in lievitazione raggiunge volumi spropositati in metà tempo e vi sembrerà di essere nella moltiplicazione dei pani e dei pesci senza i pesci, che potete sempre comprare a parte.
I panni asciugano ancor prima di esser tirati fuori dalla lavatrice. Vi basta aprire lo sportello e aspettare cinque minuti. Sconsiglio di provare a stirarli perchè saranno cartonati ma tanto lo stile un po' bohemien-sconvolt va sempre di moda, basta saperlo portare.
Le zanzare con sto caldo non ci sono, o almeno ce ne sono molte meno. Tra l'altro l'anno scorso che volevo mettere il condizionatore non ha fatto caldo e quest'anno che ho montato le zanzariere non ci sono le zanzare. Sperate l'anno prossimo non decida di comprare una piscina.
Se soffrite di pressione alta vi basterà fare un giro in una zona senza ombra dopo i pasti.
Se volete fare una sauna idem. Per il bagno turco basta usare uno spruzzino supplementare.
Potete fare a meno dell'essicatore e con un po' d'impegno anche del forno, magari usando quei cartoncini trifacciali riflettenti che si usavano per ustionarsi la faccia tempo fa.
Potete lasciare i rotoli di polvere girare per casa e dire che pensavate di esser nel deserto.
Potete accendere la sigaretta col solo uso di una lente d'occhiale e un raggio di sole. Se non siete nè miopi nè presbiti smettete di fumare.
E ultimo, ma non meno importante, potete usare il colpo di calore come scusa per non fare qualsiasi cosa, che è molto più credibile di un mal di testa.

Come volevo non dirvi all'inizio, per il caldo non sto cucinando molto e i miei pranzi e le mie cene si susseguono a suon di verdure al massimo da sbucciare, ma anche no, ma per la colazione faccio qualche eccezione. Al mattino ho bisogno di ingerire qualcosa entro i primi 5 minuti in cui ho appoggiato i piedi a terra altrimenti mi si apre una voragine nello stomaco e mi vengono gli svarioni, per cui dopo aver finito pane e biscotti, prima che io mi inghiotta la sveglia, la tv e il pc insieme, ho pensato fosse il caso di preparare qualcosa di più appetibile. Giusto così per non mangiare la prima cosa che capita. 
Non è vero. In realtà ho bisogno solo di un incentivo per alzarmi dal letto al mattino per andare al lavoro.
E anche qualcosa di più leggero (della sveglia tv e pc insieme).
E sì, vorrei dirvi che ho pensato apposta ad una ricetta light e veloce per la prova costume, ma la verità è che invece avevo della ricotta in scadenza. Perchè io della prova costume francamente me ne infischio. Nel senso che  evito proprio di provarlo.

Per questa torta prendete una ciotola, mischiateci tutti gli ingredienti, imburrate e inzuccherate una tortiera (consiglio saggissimo che presi dalla  mitica Roby in quale suo post o commento), sbatteteci dentro il composto e cuocete in forno caldo a 180° per circa 30/35 minuti. 
Se la preferite molto soffice e avete del tempo da perdere, montate gli albumi al posto che schiaffarli dentro così.

Ps.: in chiusura mi sento di dire qualcosa anche io su Caronte, giusto per non esser fuori moda. Ovvero che se potessi l'affogherei nell'Ade.

lunedì 18 giugno 2012

Frollini di riso, noci e cioccolato bianco


Ingredienti per circa 15 biscottoni:
250 gr di farina di riso
125 gr di burro morbido
150 gr di zucchero di canna
4 tuorli (o 2 uova intere)
un cucchiaino di lievito chimico
un pizzico di sale
50 gr di cioccolato bianco
50 gr di noci dell'amazzonia

A volte penso di essere perseguitata dalla sfiga. 
Oppure di essere l'ennesima riprova che la legge di Murphy effettivamente esiste. Del tipo: chi nasce tondo non può morire quadrato.
Anche se forse questa era di mia nonna. 
Comunque, l'intento stavolta era quello di fare dei cookies. Avete presente no? I biscottoni americani bassi e larghi? 
Ecco. La ricetta ce l'avevo. Bastava mischiare gli ingredienti, infilarli in forno e via. 
Per me, che ho il potere di trasformare qualunque biscotto in un frisbee, questa ricetta dovrebbe calzare a pennello.
Si fa una frolla morbida, si prende il porzionatore del gelato (idea geniale rubata da una puntata di Buddy, che farà pure delle robe immangiabili ma in alcune cose resta un genio), si sbatte così com'è sulla teglia, si infila in forno e si tirano fuori dei biscottoni perfetti alti tutti uguali.
Inizio la preparazione. Tiro fuori tutti gli ingredienti. E poi vedo lì sulla mensola, tra mille altre, la farina di riso. Che non ho mai usato se non miscelata in minima parte a quella di grano.
Oh toh. Quasi quasi ce la butto dentro.
Io e le mie idee del cazzo.
I biscotti che sono venuti fuori a dire il vero sono davvero buoni, fragranti fuori e morbidi dentro, ma la somiglianza coi cookies potete vederla dalla foto.
E' come paragonare un pinscher ad un pastore bergamasco. Il cane intendo, non l'uomo. Il bergamasco eh, non il pinscher.
Ora, io mi chiedo, ma è possibile che l'unico biscotto che avrebbe dovuto spiattellarsi è rimasto perfettamente identico a quando l'ho infornato?? Con anche tutte le crepe pre-ci-se! No dai. Non ci posso credere.
Provateci pure. E che lo spiattellamento sia con voi.
E l'idiozia con me.
Andate in pace. Amen.
Per questi biscotti mischiate tutti gli ingredienti, compresi noci e cioccolato spezzettati a mano. Intendo il cioccolato a mano, per le noci usate mortaio a meno che non siate uno dei fantastici 5.
Formate i biscotti come più vi piace, ma teneteli alti tra gli uno e due centimetri. Cuocete a 180° per circa 10/12 minuti fino a doratura.

Ne approfitto per farvi notare, se per caso non ve ne foste ancora accorti, che finalmente anche io ho un banner e un logo, partoriti dopo una lunga gestanza. Si dice gestanza? O gestazione? O gestamento?
Naturalmente la mia mente malata non poteva non partorire qualcosa di non serio. E in questo caso non-non non si annullano come meno-meno in matematica. Chiaro?
Inoltre ormai erano diversi mesi che questo blog era immutato. E dato che io mi stufo spesso e ho sempre bisogno di nuovi stimoli, con la stessa frequenza con cui giro i miei mobili in casa ho deciso che rivoluzionerò il mio blog. 
Stay tuned.
Ma quanto mi piace questa espressione? Sarà il mio trend 2012.

venerdì 8 giugno 2012

Chokladbollar


Ingredienti per circa 15 palle:
100 gr di fiocchi d'avena
50 gr di burro morbido
50 gr di zucchero di canna
3 cucchiai di cacao amaro
3 cucchiai di caffè espresso
un pizzico di sale
una manciata di cocco

Dello scambio alla pari con gli svedesi fatto ormai mille anni or sono mi son rimaste in mente principalmente due cose: vacker troja, che significa "che bel maglione" e le palle. Alimentariamente parlando, maiali! 
Infatti le cose più buone che ho provato in Svezia sono tutte a forma sferica ovvero: le polpette di carne con la marmellata, la princess cake e le chokladbollar.
Poi va beh, in realtà mi ricordo anche una marea di altre cose tipo delle feste finite in coma etilico, le corse con la motoslitta e delle figure di merda allucinanti con l'inglese. Ma questa è un altra storia. 
Diciamo che per il momento mi concentrerò sul cibo. E per tutti quelli che pensavano che la Svezia fosse solo gnocca, mobili e gente che ama lavarsi i denti dopo mangiato o-in-alternativa-mangiarsi-una-chewing-gum, ebbene non è così: in Svezia sanno anche cucinare. 
Una delle cose più semplici e veloci che potete trovare anche qui nei migliori negozi di mobili, quelli blu e gialli per intenderci (ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale), sono appunto le chokladbollar, o chocolate balls, o semplicemente palle di avena.
Per prepararle vi basterà mischiare tutti gli ingredienti, formare delle palline, rotolarle nel cocco e fare riposare in frigo almeno una notte (per far smollare un po' i fiocchi) e papparvele.

venerdì 25 maggio 2012

Gelèe di fragole e cioccolato


Ingredienti per quattro persone:
300 gr di fragole
2 cucchiai di zucchero di canna
qualche goccia di succo di limone
1 cucchiaino di agar agar o 2 fogli di gelatina
50 gr di cioccolato fondente
2 cucchiai di olio di semi di girasole

Avete forse un deja vu??! No, non sto cercando di confondervi. E' solo che sono appena entrata nel tunnel dei budini e delle gelèe. Stampatevi bene nella mente questa immagine perchè la vedrete ripetutamente. 
Conoscete forse qualche modo per disintossicarsi? Cerotti, metadone, budini elettronici finti, club dei budinisti anonomi ecc.?? Vi prego. E' un problema serio. 
No perchè io sono così, mi piace sperimentare ma a periodi entro in loop. Lo scorso inverno c'è stata la fase dei passati monoverdura. Frullavo di tutto. Ero la versione di "Non aprite quella porta" ma con un miniper in mano e facevo strage di verdure. Poi sono passata ai gazpachi estivi, che in realtà sono la stessa cosa. E ora alle gelèe. Help me.
E poi ho visto il contest di Bianca dove il primo premio è una scatola di latta. Io ADORO le scatole di latta. Ne ho una per tutto: per i medicinali, per il set da cucito anche se non so cucire ma non si sa mai, per le cose da non perdere, per i biscotti, per il set per la pulizia scarpe anche se non ho il set da metterci ma la scatola era troppo bella, per i trucchi. Ma quella per il tè mi manca. Come potevo non gareggiare? No, ditemelo. Ho smesso di comprarle perchè non ho più posto, ma se la vinco....beh in quel caso non conta. Un posto da qualche parte si trova.
Quindi sommando questi due fattori, il risultato è questa gelèe alla fragola con cuore di cioccolato fondente. Che è davvero una goduria. 
La procedura è la stessa del tortino di peperoni
Frullate le fragole con due cucchiai di zucchero di canna e qualche goccia di succo di limone. Misurate il volume e mettete l'acqua necessaria ad arrivare a 500 ml (circa 200 ml) in un pentolino con l'agar agar. Fate bollire per cinque minuti e aggiungetelo alle fragole. Rifrullate il tutto e versatelo negli stampini. Fate raffreddare in frigo.
Preparate intanto il ripieno sciogliendo a bagnomaria il cioccolato fondente con 50 gr di acqua e due cucchiai di olio di semi di girasole. Prendete i budini ormai solidi, svuotateli parzialmente e mettete gli avanzi in un pentolino. Versateci un cucchiaio di ganache di cioccolato e infilate in freezer per una decina di minuti. Sciogliete nuovamente gli avanzi di gelèe e versateli sul cioccolato non appena sarà leggermente solido per chiudere e sigillare i tortini. Infilate ancora in frigo per almeno un'ora. Sformate e servite.
Come già detto partecipo al contest Delizie senza lattosio di Bianca come il latte.

mercoledì 28 marzo 2012

Uova a sorpresa


Ingredienti per 6 uova:
400 gr di cioccolato al latte
250 gr di panna
6 gusci d'uovo

Quante volte da piccoli abbiamo immaginato e sperato di aprire un uovo di gallina e trovarci dentro un pulcino? E che magari sapesse anche ballare l'hully gully imparato direttamente dai watussi? Zecchino d'oro docet. Ecco, ora che siamo un po' più grandi e sappiamo benissimo che se anche fosse successo avremmo trovato un pulcino o sodo o shakerato, possiamo anche cambiare le nostre aspettative e sperare magari di trovarci al massimo del buon cioccolato. Che ovviamente ci va messo eh? Mi spiace deludervi, ma le galline pasquali che vendono ora in giro non faranno mai delle uova ripiene. Sappiatelo.
Per questa simpatica ricetta vi serviranno: 6 uova, 1 ago, qualcosa da usare come martelletto (no, non siete su paintyourlife e io non sono Barbara), 400 gr di cioccolato al latte e 250 gr di panna.
A meno che non abbiate delle uova abnormi è facile ve ne avanzi un po' ma va beh, tanto sparirà in fretta. Tenete poi conto che le proporzioni sono per il cioccolato al latte o bianco, se volete usare il fondente fate pure 350 gr di cioccolato e 300 gr di panna, che sennò vi viene un mattoncino.
Ovviamente questa base è personalizzabile ed assemblabile con altre cose quanto il lego per cui potete aggiungerci liquori vari, caffè, frutta secca, pezzi di torrone, caramello e tutto quello che vi viene in mente (no, la peperonata avanzata no).
Il procedimento poi è semplice: prendete un uovo, fateci un forellino con l'ago da una parte e più forellini dall'altra. Togliete un cm circa di guscio dal secondo lato e soffiate dal foro opposto per svuotarlo (o aspirate se volete una botta energetica e magari fate seguire un chupito di marsala).
Lavate bene l'interno e mettete ad asciugare all'aria.
Per la ganache tagliate a pezzettini o grattugiate il cioccolato e versateci sopra la panna bollente. Aspettate un paio di minuti e mescolate delicatamente. Versate nei gusci e fate raffreddare.
Belissimissima è anche l'idea di regalarle, magari rimettendole nella loro confezione originale e sostituendo il cartoncino con una striscia colorata a tema. Mammamia, ma quante ne so??!!

venerdì 24 febbraio 2012

Mou Mousse

Ingredienti per circa 600 ml di Mou Mousse (4 porzioni)
150 di zucchero di canna
150 ml di panna bollente
350 ml di panna montata
5 gr gelatina ammollata
un pizzico di sale


Moumousse, ma quanto fa ridere? Onomatopeicamente parlando.
Mettete in un pentolino lo zucchero con 4 cucchiai d'acqua per farlo caramellare.
Ci vorranno circa 10/15 minuti: prima si scioglierà, poi si cristallizzerà poi inizierà a fondersi fino a diventare di un bel colore marmotta.
Togliete dalla fiamma, aggiungete la panna bollente, il sale e la gelatina ammollata, mescolate e rimettete sul fuoco per qualche minuto fino ad ottenere un composto liscio.
Aspettate fino a quando raggiungerà la temperatura ambiente (circa mezz'ora).
Ora prendete la panna montata, mangiatene un cucchiaio ed aggiungetene un paio alla mou, mescolate ed aggiungetene un altro (per rendere simili le consistenze e non fargli fare grumi), poi mangiatene ancora uno e aggiungetene un altro ancora alla mou. E così via fino a finire tutto.
Mettete nei vasetti e poi in frigo e resistete almeno un'oretta prima di assaggiarla.

lunedì 13 febbraio 2012

Mousse al cioccolato bianco e cuori piccanti


Ingredienti per due persone (300 ml di mousse)
un uovo
100 gr di cioccolato bianco (io ho usato quello vanigliato del commercio equo)
100 ml di panna da montare
2 cucchiai di Gran Marnier (o Rhum)
20 gr cioccolato fondente
un pizzico di peperoncino

San Valentino è una festa frivola e commerciale. E' consumismo puro. E io infatti non la festeggio per principio. Io non cado nella trappola di quelli che tentano di farci spendere un sacco di soldi in minchiate a tema. Io ho un integrità morale e porto avanti il mio pensiero. Sempre. 
Oh ma sapete che l'altro giorno son passata in un negozio che aveva in vetrina queste ciotoline rosse a cuore così romaaantiche e così cariiiiiiine e anche i tovaglioli con tutti i cuoriciiini e ne ho prese due?! Dai son troppo belle! Erano anche in offerta!
Ora però prendete una ciotola, metteteci il cioccolato bianco spezzettato e fatelo sciogliere a bagnomaria (ovvero appoggiate la ciotola sopra ad un pentolino con acqua calda, senza fargliela toccare e senza farla bollire).
Prendete altre due ciotole e metteteci in una il rosso d'uovo, nell'altra l'albume (a temperatura ambiente). Sbattete il primo con una frusta fino a renderlo spumoso e montate a neve il secondo.
Prendete un'altra ciotola e montateci la panna (fredda da frigo).
Aggiungete il cioccolato fuso al tuorlo, sempre sbattendo con le fruste, poi il liquore, poi con un cucchiaio di legno incorporate prima la panna e poi gli albumi.
Versate nelle coppette e infilate in frigo.
Prendete una nuova ciotola e fate sciogliere il cioccolato fondente (vedi sopra), aggiungete il peperoncino, versate in una piccola sac a poche e formate dei cuoricini su un foglio di carta da forno appoggiato sopra una teglia. Passate in freezer per 10 minuti per farli indurire ed usateli per decorare.
La mousse è pronta dopo un paio d'ore di riposo in frigo. 
Prendete ora le quaranta ciotole sporche che avete utilizzato, impilatele e lasciatele lì.
In fondo voi avete cucinato, l'altro dovrà pur far qualcosa no??

domenica 12 febbraio 2012

Pavlova

 
Ingvedienti per una pavlova di civca 30 cm di diametvo
300 gr di albumi a tempevatuva ambiente
500 gr di zucchevo semolato tvitato o a velo
2 cucchiaini di succo di limone
500 ml panna da montave
fvutti di bosco a scelta vostva

La pavlova potvebbe esseve un dolce tipico vusso. Ma invece no. E' austvaliano. Fvegati.
E oggi il post lo scviverò tutto così, giusto per stave in tema. 
Allova, pavtiamo con la pvepavazione: pvendete gli albumi e iniziate a montavli con la fvusta.
Quando savanno almeno quadvuplicati di volume iniziate ad aggiungeve lo zucchevo poco alla volta e continuate a montave fino a quando ottevvete una schiuma molto soda (abbiate pazienza, ci vovvanno divevsi minuti).
Ova pvendete una teglia con cavta da fovno, buttateci a cucchiaiate la mevinga e dategli una fovma civcolare alta civca 5 cm.
Infovnate a fovno caldo a 80° per almeno 6 ove (ho già vicevuto la letteva dell'Enel con su: "Gvazie, ti vogliamo bene!"), fino a quando la mevinga sarà asciutta (ma voi fate delle monopovzioni che in 3 ove ve la cavate, fidatevi).
Fate vaffveddave, montate la panna e spalmatela sopva la vostva pavlova. Buttateci sopva un po' di fvutta a scelta pvefevibilmente acida pev contvastave la vagonata di zucchevo che c'è dentvo.